Noi di DRG COMUNICAZIONE abbiamo partecipato con grande entusiasmo al Vinitaly 2024, importante fiera del vino e dei distillati rivolta agli operatori del business sui mercati internazionali, alla sua 56esima edizione.
Circa 4.300 sono stati gli espositori delle più svariate cantine italiane e non solo, dai vini più classici a quelli più insoliti dal tratto caratterizzante. Oltre alle classiche degustazioni, numerosi seminari e workshop: quello che ha catturato maggiormente la nostra attenzione è stato "La crescente minaccia del neo-proibizionismo e cosa la wine industry può fare a riguardo" in collaborazione con wine2wine Business Forum. Un’importante dibattito che ha portato alla luce le modifiche delle linee guida alimentari effettuate in Canada che prevedono un tetto massimo di due bicchieri di vino a settimana. Attualmente nello Stato canadese le donne possono bere un bicchiere al giorno, mentre gli uomini due. Nel caso in cui gli Stati Uniti seguissero la scia del Canada, vi sarà negli anni a venire un calo drastico del consumo dei vini nel territorio statunitense.
Più vicino a noi, c’è un’ Irlanda particolarmente sensibile al tema che paragona l’alcol al tabacco.
Un argomento quindi che ancora non tocca l’Italia ma che è stato lungimirante spunto per diverse riflessioni sul tema destinato a tutto il comparto vitivinicolo.
Numerosi altri convegni poi hanno toccato ulteriori argomenti, fra i quali la crisi dei rossi o il consumo differenziato in base alle generazioni. Soprattutto si è posto l’accento sull’importanza della qualità del vino, sulla sua produzione e sul suo consumo consapevole.
Gli eventi presenti in fiera hanno mostrato una particolare attenzione anche sul lato sostenibile dei prodotti. Nei vari forum il protagonista è stato il consumatore finale sempre più sensibile alla tutela dell’ambiente, alla valorizzazione del territorio e ad un prodotto che sia biologico.
In conclusione, Vinitaly 2024 è stato un luogo di incontro nel quale diverse personalità del mondo del vino hanno affrontato argomenti sensibili e di carattere pubblico, ragionando in termini di scenario, dove il confronto e la sensibilizzazione sui vari temi ha portato svariati punti di riflessione.
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