Entra in vigore sabato 3 luglio 2021 la Direttiva europea sulla plastica monouso, la cosiddetta “Sup” (Single Use Plastic), che mette al bando gli oggetti usa e getta trovati più frequentemente sulle spiagge e nei mari, tra cui cannucce, cotton fioc, piatti e posate, palette da cocktail, contenitori per alimenti e bevande in polistirolo... Dal 3 luglio questi oggetti potranno essere venduti soltanto per esaurire le scorte, quindi saranno vietati (fonte: Ansa)
Al vaglio della Commissione Europea sulla direttiva, un doppio aspetto obiettato dall'Italia: aver incluso fra gli oggetti monouso da bandire anche quelli in plastica compostabile, che spariscono rapidamente nell'ambiente, e gli imballaggi in carta plastificata con un contenuto di polimero inferiore al 10%.
In via di ri-definizione o meno, quel che è certo è che la questione ambientale è di centrale importanza per ognuno di noi, a livello personale e di business, di cui tenere conto per motivi etici e di sostenibilità a tutto tondo.
Anche noi che, come agenzia di comunicazione, ci occupiamo di pack per i nostri clienti (dalla scelta del materiale, alla forma, alla veste grafica), siamo da sempre attenti – da molto prima che questa norma venisse redatta – alla sostenibilità ambientale dei prodotti. Una vision – quella del rispetto dell'ambiente a partire dal packaging – che ci ha resi particolarmente lungimiranti fin dagli albori del concetto di “eco-pack”.
Le ragioni di questa scelta sono molteplici, e non solo etiche. Si tratta anche di valutazioni strategiche : avere un packaging all'avanguardia, possibilmente in anticipo sui tempi, e quindi utilizzabile per un lungo periodo (con ricadute positive sulle vendite) è certamente un vantaggio a tutto tondo per ogni azienda. Ma i risvolti positivi sono anche di più: vediamoli insieme!
In questo 2021 infatti il consumatore-tipo è diventato più sostenibile. Il Retail Report 2020 di Adyen (fonte Immadya) ha delineato il profilo di un nuovo acquirente più attento a salvaguardare l’economia locale e più sensibile all’impatto ambientale delle aziende che sceglie per soddisfare i propri bisogni e desideri.
Ecco perché oggi più che mai è importante dare la giusta attenzione al modo (e al materiale) con cui si confezionano i prodotti; qualcosa che impatta anche sulla grafica del pack, che va affrontata con il giusto approccio.
Un esempio virtuoso di pack eco-friendly? I nuovi packaging ecologici di Riverfrut, che portano l'impronta grafica di DRG COMUNICAZIONE: rivisitati in chiave ecologica, utilizzano confezioni 100% riciclabili e diminuiscono fino al 75% la plastica utilizzata.
Ad indossare la "veste della sostenibilità" sono le vert bag dei fagiolini da 500g con packaging 100% riciclabile, i fagioli piattoni da 500g e i fagiolini spuntati da 250g, in vaschette in cartoncino politenato FSC 100% riciclabile. Le nuove confezioni, studiate appositamente per essere utilizzate in ambienti umidi e freddi, mantengono alta la genuinità del prodotto senza intaccarne la qualità
La scelta, oltre che etica, entra nell'ottica di un packaging che sta diventando un discrimine importante nelle scelte d’acquisto. Secondo Altroconsumo (dati 2020), il 55% degli italiani ha dichiarato di essere disposto a spendere di più per avere prodotti ecologici. Un dato che deve incoraggiare sicuramente le aziende a vedere la strada del sostenibile, come soluzione al problema mondiale dei rifiuti (fonte: Riverfrut).
Se anche tu stai cercando una veste “eco-friendly” - dal materiale alla grafica - per il tuo packaging, contattaci senza impegno: saremo felici di rispondere alle tue domande!